Oggi il tempo a nostra disposizione per preparare un pranzo veloce o una gustosa cenetta è veramente ridotto al minimo e spesso ci ritroviamo a fare la spesa senza aver idea di cosa preparare. Seguendo alcuni piccoli consigli, possiamo più facilmente indirizzare la nostra attenzione su prodotti giusti, originali, indispensabili per preparare un pasto veloce, invitante e sano. Le indicazioni qui di seguito non devono esser viste come divieti imperativi ma come consigli pratici e fruibili tutti i giorni.
Luca Zannoni, chef consulting e Volontario IOR
Parliamo di frutta e verdura. Prediligere prodotti di stagione, più ricchi di sostanze nutritive e naturali e meno addizionate di conservanti e prodotti chimici. Ove possibile preferire il biologico o il fornitore conosciuto che siamo certi abbia una condotta etica. Prediligere prodotti Italiani: hanno viaggiato di meno ed hanno bisogno di meno conservanti per arrivare sulle nostre tavole. Inoltre sono soggetti ai nostri controlli, molto più rigidi di quelli di altri stati.
Riscoprire i legumi. Da sempre presenti sulle tavole italiane ma andati quasi scomparendo grazie al progresso del secondo dopoguerra, durante il quale acquisiscono l’appellativo dispregiativo di “Carne dei poveri”. Cerchiamo di ritagliar loro uno spazio importante: sono veramente saporiti e nutrienti, soprattutto se cucinati e abbinati con cura ed originalità. Rappresentano la miglior soluzione per diminuire la presenza di carne nei nostri menù.
Negli scaffali dei supermercati più attenti e forniti, di legumi secchi ne troviamo innumerevoli varietà, molte delle quali sicuramente sconosciute e mai assaggiate. Fagioli di mille tipi, ceci di colori e forme diverse, lenticchie, cicerchie, lupini . Più veloci da cucinare ed ancor più saporiti e profumati se consumati freschi in stagione o surgelati come: piselli, fave, fagiolini, soia o i fagioli borlotti.
Cuciniamo qualche volta Cereali in chicco, anche integrali. Sono certamente più complessi come sapore e molto più lenti da cuocere, ma nel cereale integrale vengono mantenute gran parte delle sostanze nutritive, delle vitamine e dei sali minerali presenti in natura.
Eccone alcuni: il grano, il bulgur (frumento frantumato), il cus-cus, l’orzo, l'avena, il mais, la quinoa bianca e rossa, i vari tipi di riso integrale e semi integrale, un’interessante graminacea come il riso selvaggio anche se non propriamente un cereale, il grano saraceno, il miglio, il sorgo.
Attenzione agli zuccheri. Preferire zuccheri di canna integrali che per definizione sono i meno trattati, il miele ed i malti; limitare al minimo gli zuccheri bianchi; e se non si hanno patologie conclamate cerchiamo di evitare zuccheri di sintesi chimica come Aspartame, Saccarina, Acesulfame K, Ciclammato, Neoesperidina.
Mangiamo pesce quando possibile. È spesso difficile non tanto per mancanza di capacità ma per mancanza di tempo preparare un menù completo a base di pesce, quindi concentriamoci su preparazioni veloci e magari facciamoci pulire il pesce da chi ce lo vende.
Meglio il pesce fresco dei nostri mari: essendo più vicino non necessita di aggiunte di conservanti per il mantenimento. I pesci di grossa pezzatura che più facilmente hanno subito contaminazioni da metalli pesanti come tonno e spada meglio non consumarli troppo spesso. Ben vengano molluschi e pesci dell’Adriatico, in particolar modo il pesce Azzurro ricco di omega 3 e omega 6.
La carne poca e sicura. Quando si parla di carne si parla spesso di un alimento oggi troppo inflazionato nelle nostre diete e come sempre succede “il troppo stroppia”. Non possiamo più preparare dei menù presentando carne dall’antipasto al secondo. Con le vite sedentarie di oggi, un’alimentazione di questo tipo rende difficile la digestione.
In secondo luogo la carne, specie se lavorata, insaccata, affumicata, marinata e già cotta, contiene conservanti e additivi che sarebbe meglio ingerire con moderazione. Assicuriamoci leggendo le etichette che siano prodotti ottenuti da allevamenti che somministrano al bestiame un’alimentazione sana e naturale e che nelle fasi di lavorazione successive non siano stati aggiunti di antifermentativi o conservanti.
Impariamo a leggere le etichette: attenzione alle E. Si parla di additivi alimentari, alcuni buoni atri non proprio. Gli additivi si possono trovare nei cibi pronti confezionati. L’industria li aggiunge per migliorarne il colore, il profumo, la struttura, la sicurezza alimentare ed il mantenimento. Per legge tutto quello che è contenuto in un prodotto alimentare deve essere descritto: gli additivi possono essere indicati con il loro nome esteso o con delle E seguite da un numero. Ecco la suddivisione per categorie:
- E100-E199 (coloranti)
- E200-E299 (conservanti)
- E300-E399 (antiossidanti e correttori di acidità)
- E400-E499 (addensanti, stabilizzanti e emulsionanti)
- E500-E599 (correttori di acidità e antiagglomeranti)
- E600-E699 (esaltatori di sapidità)
- E900-E999 (vari)
- E1000-E1999
Leggiamo le etichette dei prodotti che acquistiamo, poniamoci sempre delle domande e se non siamo sicuri verifichiamo ricercando il prodotto sconosciuto anche via web: avremo la risposta in tempo reale.
Prestiamo particolare attenzione ai grassi idrogenati, agli oli di palma e colza, ai nitriti e nitrati da E 249 a E 252, ai coloranti chimici.
Aggiungiamo un tocco di natura ed originalità ai nostri piatti. Germogli, semi e alghe sono ottimi per il loro apporto di vitamine, sali minerali e composti antiossidanti, oltre a donarci tanta energia.
È bello ogni tanto infrangere qualche regola. Proviamo ad abbinare ai nostri piatti qualche sostanza fermentata come Yogurt magro, Miso o i crauti delle nostre alpi: sono un vero toccasana per la salute.
Infine, non dimentichiamoci degli ingredienti fondamentali di ogni menù che facciamo
AMORE. Più amore mettiamo nei nostri piatti più ne riceviamo dai nostri commensali. Amore è quella gioia che si prova nel preparare qualcosa di speciale per noi e per i nostri cari.
CURIOSITA’. La voglia di riscoprire i sapori di un tempo, o di inventarne di nuovi. La voglia di stupire con qualche piatto inedito che nessuno si aspetta. È il vero motore del progresso e della ricerca .La cucina non fa eccezione.
ATTENZIONE. “Non è tutto oro quel che luccica”: per il cibo vale la stessa regola. Non sempre quello che troviamo in vendita fa bene solo perché è veloce da preparare, è saporito, l’ho sempre mangiato sin da bambino, l’ho visto in T.V., spesso capita proprio il contrario.